Mestre cameriera robot serve ai tavoli

VENEZIA. Un nome non glielo hanno ancora dato. Tanto lei risponde agli ordini senza lamentarsi, senza chiedere gli straordinari o i contributi e senza aver caviglie gonfie a fine turno, dopo ore in piedi. La cameriera robot è arrivata a Mestre. Da giovedì scorso serve ai tavoli del ristorante giapponese di Calle del Sale 52, in centro a Mestre. Allo “Yuxi” non hanno fatto pubblicità, contando sull’effetto sorpresa per i clienti che vanno nel locale a mangiare sushi e cucina orientale. E infatti video e selfie hanno contribuito al passaparola. I titorali confermano la novità con una punta di orgoglio. «Siamo i primi in tutta Mestre ma anche in tutta Venezia ad avere scelto il robot per servire ai tavoli. E i clienti sono certo stupiti quando lo vedono arrivare», ci spiegano. Vassoio stretto, tra le mani, divisa bianco celeste, la donzella robotica ha un suo fascino, sicuramente ventato di novità. Per le movenze ci sarà invece ancora da lavorare. Di certo tiene ben stretto il vassoio su cui consegna piatti, bicchieri e liquidi ordinati dalla clientela. A Venezia è sicuramente un primato quello del ristorante di Calle del Sale a cui va anche il merito di essersi risollevati in fretta da una disavventura che avrebbe stroncato tanti del settore: ovvero l’incendio di un frigo, che ha provocato alcune settimane fa un incendio, con danni al locale.I gestori non si sono persi d’animo. Dopo pochi giorni di lavori hanno riaperto l’attività, come se nulla fosse successo, e hanno anche scelto di investire in un effetto novità, dotandosi della robot cameriera che è anche un investimento economico. Certo fa discutere l’utilizzo di robot nella ristorazione spesso al fianco degli umani, visto che il personale in carne ed ossa allo “Yuxi”, per esempio, rimane. E non sono più casi isolati: nella nostra provincia dallo scorso maggio si parla del prossimo avvento dei robot camerieri in vari ristoranti di Jesolo. A Caorle in un locale c’è un trenino tecnologico di consegna piatti. E il fenomeno prende piede a livello nazionale. A detta di vari ristoratori a motivare la scelta è la difficoltà di trovare oggi personale qualificato che lavori in sala a stretto contatto con la clientela. Ma conta, secondo molti, anche l’aspetto economico: il non dover pagare stipendi e contribuiti al dipendente robotico. E così dalla stazione Termini con Chef Express e gruppo Cremonini fino ai nuovi Mac Donald’s aumenta il numero anche di totem tecnologici che permettono al cliente di ordinare da solo il cibo.(La Nuova)

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