Ancora polemiche sul voto italiano in Canada

Roma – Toronto – Ancora polemiche sulla vicenda legata all’intesa tra Italia e Canada che permetterà agli italiani nel Paese nord americano di esprimere in loco via posta il voto alle prossime elezioni politiche di aprile e di candidarsi; intesa che fino alla scorsa settimana non era affatto scontata. Polemiche scoppiate subito venerdì pomeriggio -quando l’intesa è stato annunciato che era stata trovata- tra la sinistra e la destra degli scieramenti politici italiani all’estero, con la sinistra che accusa la destra di aver strumentalizzato la vicenda (non ci sarebbe mai stato pericolo di non trovare l’intesa e il Governo avrebbe lavorato per tenere sotto controllo il tutto) e la destra che accusa il Governo di centro-sinistra di aver sottovalutato il pericolo anche quando tale pericolo era stato -fin da novembre 2007- ben evidenziato, pure con interrogazioni parlamentari (prime tra tutte quelle dell’Onorevole Marco Zacchera, Responsabile Esteri di Alleanza Nazionale).
Oggi, il quotidiano del centro-destra per gli italiani all’estero L’Italiano, pubblica un intervento di Carlo Consiglio, membro CGIE (Consiglio Generale per gli Italiani all’Estero) del Canada, rappresentante della destra, nel quale si affonda su Giovanni Rapanà, rappresentante del centro-sinistra (PD) in Canada e nel CGIE, il quale ieri era intervenuto per sostenere che la destra aveva strumentalizzato la vicenda canadese e che il governo era sempre stato ben attento, tanto che il merito della positiva conclusione della vicenda sarebbe da attribuirsi tutto al Vice Ministro per gli Affari Esteri Franco Danieli, e semmai ai rappresentanti locali della comunità italiana all’estero.

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