LA CRISI: MA COS’E’ QUESTA CRISI ?

Secondo il governo Berlusconi, la crisi non esiste. È un’invenzione della sinistra per deturpare l’immagine dell’Italia e per infangare dei valori perenni. Il punto è: come si può affermare che la crisi è un’invenzione della sinistra se la sinistra, puramente e semplicemente non esiste? A meno che non si voglia chiamare sinistra uno sparuto (e spaurito) gruppetto di desperados che si consolano a vicenda. Certo respirano ancora, ma non per molto. Di fronte a questo sfacelo, Berlusconi ha vita facile. Qualunque misfatto, qualunque nefandezza può passarla liscia e siamo sicuri che i piani del Silvio per l’età ottuagenaria (la presidenza della repubblica) saranno un gioco da ragazzi. La crisi, brutta parola, da non pronunciare. Ma la crisi incurante di quanto dice Berlusconi, esiste ed è bella viva, anzi più viva che mai. Nata, come sempre, dalle contraddizioni del sistema americano, ha invaso tutto il mondo, almeno quello che si è lasciato invadere. Come dopo il ’29 e dopo ogni starnuto da oltreoceano, sta scuotendo le basi del sistema capitalistico mondiale e non si vede nessuno sbocco positivo. Capitali bruciati, posti di lavoro che saltano, disoccupazione alle stelle, economia allo stremo: niente paura, il Pil italiano cresce dello 0,3%, stiamo meglio di Francia e Germania! Quando la smetteremo di farci prendere in giro, quando daremo il fatto loro a questi briganti borbonici e li rispediremo a calci alle loro ville caraibiche? Quando capiremo che questa 2° Repubblica è un congegno che crea scalda sedie di destra (?) e di sinistra (?) Scalda sedie con carburante a 20.000 euro al mese che li mette al riparo di ogni crisi, vera o presunta. Ma come per il fascismo o per i partiti della 1° Repubblica, il popolo non riesce a smascherare i suoi boia e continua allegramente a farsi prendere per le corna: popolo bue. Dispiace vedere tanta intelligenza sprecata, tanta storia, arte, cultura gettate al macero. L’Italia è quella che gli italiani si fanno imporre: una Repubblica fondata sull’inganno e non è importante che a imporlo sia un satiro senescente o una domestica poco decorosa, ma è fallimentare il fatto che questo popolo continui a non capire e continui a farsi manipolare come sempre. E allora ecco l’unica funzione positiva della crisi: arrivare come un forte vento e portarsi via queste losche figure, le loro sedie, le loro trappole e dare uno scossone a questo mondo marcio.L’indomani, chissà… – Viator

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