Voto estero, il Pd evita la spaccatura

Il Partito De-mocratico ha evitato la spaccatura in Canada. Nella giornata di ieri è stato reso noto che i candidati canadesi per la lista del Partito Democratico sono l’on. Gino Bucchino alla Camera insieme a Mario Marra, entrambi di Toronto, e Giovanni Rapanà, di Montréal, al Senato. Cade quindi la candidatura di Vera Rosati al Senato per il Pd a causa della rinuncia della stessa per motivi personali. La candidatura di Marra è stata fortemente voluta da Rosy Bindi. Soddisfatto della soluzione l’on. Bucchino: «Mi sembra – ha dichiarato il parlamentare al Corriere – una ottima squadra che vede la riconferma dei due parlamentari uscenti e, l’appoggio di due donne importanti, una dell’Italia dei Valori ed una del Pd dagli Stati Uniti». A proposito della candidatura di Rapanà al Senato, Bucchino rileva che ora «non ci saranno attriti cittadini tra Montrál e Toronto essendo i rispettivi candidati in rami del parlamento differenti». Bucchino ritiene che ora «la squadra funzionerà certamente meglio e ciò doveva essere fatto due anni fa. Adesso lo hanno capito e quindi ognuno di noi potrà portare voti alla lista». Bucchino si ritiene soddisfatta anche del programma politico del Pd: «Credo che le cose andranno molto bene per il nostro schieramento anche perché l’immagine di Veltroni è innovativa e soprattutto piace. Ciò che dice può essere creduto se non altro per l’entusiamo e per la voglia di cambiare. Un sistema italiano – dice Bucchino – che non può andare avanti così. Bisogna andare avanti da soli. Non è dato per scontato che vincere-mo, ma non è importante, il cammino è quello giusto». Questo accordo farebbe sparire l’ipotesi, peraltro mai confermata ufficialmente, della creazione di una lista indipendente di cui si parlava nei giorni scorsi e che sarebbe stata guidata da Rapanà Situazione invece ancora complicata per il centrodestra dove manca ancora un accordo soprattutto per il Canada.

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